
LA LIBERTÀ ATTRAVERSO L’ARTE
“Ogni ‘santo’ ha un passato, ogni peccatore ha un futuro.” (Oscar Wilde).
Il progetto proposto auspichiamo possa aver costituito per i giovani ospiti dell’istituto una utile sollecitazione a sentirsi positivamente protagonisti della loro vita futura.
Gli obiettivi del laboratorio mobile di ricerca artistica sono stati: dare nozioni base per sensibilizzare all’arte, stimolare i ragazzi ad elaborare dei progetti personali e seguirli secondo le energie e la volontà di ciascun partecipante.
L’atelier artistico si articola in cinque punti ed ha avuto un programma modulato in funzione della risposta da parte dei partecipanti:
- Avvicinarsi alle opere originali classiche, moderne e contemporanee.
- Sensibilizzare i ragazzi all’arte contemporanea
- Risvegliare la curiosità
- Dare nozioni di immaginazione
- Accompagnare ciascuno nella realizzazione di un progetto personale
Una lezione, della durata di 3 ore, si è svolta in due fasi delle quali la seconda suddivisa in due parti.
I fase l’incontro:
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Introduzione al tema del giorno (proiezione di diapositive oppure visione di film, cartoline e libri);
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Definizioni di base e nomi essenziali da sapere.
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Confronto libero sui gusti, approfondimenti, scambi di punti di vista
Questa I fase è anche e soprattutto un momento di approccio attivo e ludico all’arte dove ogni ragazzo può esprimere la propria opinione.
II fase elaborazione di lavori:
- parte A: creazioni ed applicazioni in relazione al tema del giorno.
- parte B: creazione di un progetto personale
Nella parte B della II fase si è concesso più spazio all’immaginazione con lo scopo di dare la voglia di creare, di fare, di seguire tutte le tappe che portano alla creazione di un’opera.
L’ISTITUTO EDUCATIVO
Il complesso si trova su uno scoglio in mezzo al mare immerso nel verde. L’istituto nel suo complesso accoglie circa una cinquantina di ragazzi e una dozzina di ragazze tutti minorenni. Tra i maschi vi sono molti italiani provenienti da aree difficili del napoletano.
Nisida è una delle 19 prigioni per minori in Italia, una struttura piccola dove è obbligatorio studiare, e anche se dopo la scuola e le attività si torna tra le sbarre della cella, molti ragazzi hanno imparato a leggere e scrivere.
Nell’Istituto ogni anno transitano duemila giovani e, grazie alla scrupolosa attività del Direttore e del Gruppo di Operatori si avverte vigoroso il risultato di quel vento riformista degli anni 70 che immaginava di punire un po’ di meno ed educare un po’ di più. I ragazzi che abbiamo incontrato e con i quali abbiamo scambiato qualche battuta “non sono quelli che hanno commesso il crimine ma appaiono ripuliti dai condizionamenti che li hannoportati a delinquere” ci ha detto il Dott. Guida e noi abbiamo avuto esattamente questa impressione.
Oggi a Nisida ci sono un teatro con un laboratorio di scenotecnica, un forno per cuocere la ceramica, un reparto di falegnameria. Ed ancora una sartoria e una scuola di pasticceria per le ragazze, perché come negli anni Cinquanta gli uomini imparano a costruire un muro e le donne a cucire un vestito. Alcune fondazioni (una di queste “il meglio di te”) si stanno prodigando per riabilitare ed inserire nel mondo del lavoro i ragazzi che escono dall’istituto per evitare che ritrovino all’esterno le condizioni che li hanno portati poi ad assumere comportamenti devianti sfociati poi in crimini e delitti.
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